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mercoledì 14 settembre 2011

Intel e Apple: nuovi processori per un’autonomia fino a 24 ore

In questi giorni un po’ particolari, in cui si susseguono rumors su rumors riguardo le scelte future di Apple sia nel campo mobile che in quello dei netbook, arriva una notizia davvero molto interessante dall’Intel Developer Forum in cui il colosso dei processori fornisceintriganti rivelazioni su quali saranno gli obiettivi futuri dell’azienda e su quale sarà il probabile futuro rapporto con Apple.
Qualche tempo fa, Intel si era mostrata piuttosto preoccupata delle voci che circolavano riguardo una possibile scelta, da parte di Apple, di CPU ARM per i prossimi modelli di Macbook, che sarebbe stato un inevitabile danno per l’economia e gli equilibri di Intel. Ma la notizia di oggi, getta nuove basi per una possibile duratura partnership tra Intel ed Apple.
Il colosso dei processori, infatti, ha appena svelato un nuovo processore che, basato sull’architettura x86, sarà capace di fornire un’autonomia di utilizzo di 24 ore e fino a 10 giorni in standby, con una singola carica. Il nuovo chip Haswell, infatti, è stato progettato con un’architettura innovativa, che utilizza transistor 3D realizzati con una tecnologia a 22 nanometri, ed usa una potenza circa 20 volte inferiore rispetto agli attuali Sandy Bridge con cui sono equipaggiati gli attuali modelli Mac.
Inoltre, i chip Haswell saranno ovviamente anche più potenti e veloci degli attuali Sandy Bridge. Questo nuovo modello di processore vedrà la luce a partire dal 2013, dopo il lancio degli Ivy Bridge nel 2012. Insomma, Intel sta cercando in tutti i modi di accattivarsi la Apple, che già aveva fatto intendere di voler investire maggiormente sulla serie A dei suoi processori ARM, già capaci di fornire un’autonomia di 24 ore se equipaggiati con batterie percomputer.
Risulta curioso, comunque, notare quanti e quali siano stati i progressi dei processori progettati da Apple che, soltanto nel 2006, offrivano performance nettamente inferiori ai processori Intel e, dopo solo 5 anni, ne stanno addirittura mettendo in dubbio la leadership:

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