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venerdì 21 ottobre 2011

Steve Jobs voleva distruggere Android


Siamo sicuri che la biografia ufficiale di Steve Jobs farà parlare molto di sé, così come ha fatto tanto parlare di sé (e lo fa tuttora) il protagonista del libro. The Associated Press, infatti, ha ottenuto una copia in anteprima della biografia di Steve Jobs, scritta da Walter Isaacson ed ha voluto condividere con il mondo alcuni passaggi interessanti.
Uno di questi, in particolare, è la reazione di Steve Jobs alla presentazione, nel 2010, da parte di HTC di uno smartphone Android, che condivideva molte caratteristiche e funzionalità di iPhone. Jobs disse ad Isaacson che l’azione di Google somigliava ad un “grande furto”. E le parole di Steve, che furono pronunciate nei giorni successivi all’evento, non furono certo più delicate:
“Spenderò fino all’ultimo respiro se sarà necessario, e spenderò ogni penny dei 40 miliardi di dollari che Apple ha sul suo conto bancario per rimediare a questo errore. Devo distruggere Android perché è un prodotto rubato. Farò anche una guerra termonucleare, pur di riuscirci.”
Qualche tempo dopo, Jobs incontrò Eric Schmidt di Google (la probabile causa della “copia” a cui Jobs si riferiva, visto che Schmidt, fino a poco tempo prima del lancio di Android faceva parte del consiglio di amministrazione di Apple, per volere di Steve Jobs stesso) e gli disse che non era interessato a combattere Android per soldi. Piuttosto Jobs disse a Schmidt:
“Voglio che smetti di usare le nostre idee in Android, è l’unica cosa che desidero.”
Probabilmente l’avversione di Jobs nei confronti di Android aiuta a spiegare il motivo per il quale Apple si sia tanto concentrata nelle denunce per violazione di brevetti contro Samsung ed HTC. Denunce che si sono tramutate, in alcuni casi, nel blocco delle vendite di alcuni dispositivi in diversi paesi.

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